Unione Italiana Food, Giflex e Ucima hanno siglato oggi, alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e del sottosegretario al Ministero della Transizione Ecologica, Vannia Gava, un protocollo d’intesa per offrire alle aziende della filiera alimentare italiana soluzioni che rendano gli imballaggi flessibili più riciclabile e sostenibile.
Con la sigla di questo protocollo, le associazioni industriali si impegnano entro gennaio 2022 ad organizzare un primo tavolo di lavoro tecnico, con membri provenienti dalla filiera, per analizzare i problemi che ostacolano la sostenibilità e riciclabilità degli imballaggi flessibili ed elaborare possibili soluzioni. Al tavolo verranno invitati anche i funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), del Ministero della Transizione Ecologica (Mite), del Conai e del Corepla.
Ogni anno, in Italia, vanno sul mercato circa 180 mila tonnellate di imballaggi flessibili, di cui l’80% destinati ai prodotti alimentari. Gli imballaggi flessibili, composti in prevalenza da materie plastiche, sono molto usati dall’industria alimentare, che li sceglie per il 50% dei suoi imballaggi. Il 70% degli imballaggi flessibili è riciclabile.
Secondo il Piano per l’Economia Circolare dell’Unione Europea, entro il 2025 il 50% degli imballaggi plastici dovrà essere riciclabile, mentre entro il 2030 tutti gli imballaggi sul mercato dell’UE dovranno essere riutilizzabili o riciclabili in modo economicamente sostenibile.
Il ministro Giorgetti ha dichiarato: “È un progetto che approccia in maniera corretta la sfida della sostenibilità ambientale delle nostre aziende e che si pone nella giusta traiettoria del Pnrr. Il Mise favorisce, in collaborazione con le università, il trasferimento tecnologico dalla ricerca alle imprese”.
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