Giorgio Quagliuolo è il nuovo presidente di Corepla; rimarrà in carica per i prossimi tre anni. Antonello Ciotti, Presidente in uscita e rappresentante dei produttori di materia prima, resta nella squadra con la funzione di vicepresidente.
Quagliuolo ha appena lasciato la presidenza di Conai per tornare a guidare il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, dopo i due mandati portati a termine nel 2007-2010 e 2013-2016. Imprenditore del settore plastica, fondatore ed attuale presidente di Sicon, azienda di famiglia che produce preforme in PET per il settore bibite e acque minerali, e presidente di Federazione Gomma Plastica, Quagliuolo ha ricevuto di recente anche la nomina a Responsabile del gruppo tecnico Ambiente di Confindustria.
“Il riciclo dei rifiuti di imballaggio in plastica pone l’Italia fra le eccellenze europee e genera un circuito virtuoso per l’economia del Paese e per la tutela dell’ambiente” afferma Quagliuolo; “continueremo a lavorare in sinergia con cittadini, imprese e istituzioni per diffondere il valore sociale della sostenibilità ambientale e sviluppare nuove tecnologie per il riciclo”.
Corepla è il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica. Con più di 2.500 imprese consorziate della filiera del packaging in plastica, Corepla garantisce che gli imballaggi raccolti in modo differenziato siano avviati a riciclo e recupero con efficienza, efficacia ed economicità.
Nel 2019 sono state oltre 1.370.000 le tonnellate di plastica raccolte in modo differenziato, il 13% in più rispetto al 2018. Un nuovo record in termini di quantità trattata, che porta l’Italia ad un procapite medio annuo di 22,8 kg. Nel complesso, sono 7.345 i Comuni serviti (92%) e 58.377.389 i cittadini coinvolti.
Lo scorso anno sono state riciclate 617.292 tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica e altre 445.812 tonnellate sono state avviate a recupero energetico: il 75% a cementifici in sostituzione del combustibile fossile e il restante 25% a termovalorizzazione.
Il valore economico direttamente distribuito dal Consorzio ammonta complessivamente a 760 milioni di euro, dove la quota di valore principale resta quella destinata ai Comuni e/o convenzionati da loro delegati (401 milioni di euro).
Grazie al riciclo e al recupero consortile, sono state evitate 828 mila t di CO2 e oltre 35 milioni di m3 di discarica mentre la materia prima vergine risparmiata è di 424 mila tonnellate.
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