
Delle oltre 4.600 tonnellate di rifiuti in plastica raccolti tra il 2022 e il 2024, quasi la metà è risultata in polietilene. Si tratta di circa 2.300 tonnellate di materiale riciclabile al 100%, una vera risorsa che, se ben differenziata, può essere reimpiegata per la produzione di nuovi manufatti. Questo il risultato del progetto sperimentale condotto da Ecopolietilene, consorzio del Sistema Ecolight, e STR, società piemontese specializzata nella gestione dei rifiuti urbani nella provincia di Cuneo.
Dopo il positivo esito del progetto pilota avviato nel 2021, che aveva evidenziato come oltre un terzo della plastica conferita negli ecocentri fosse costituita da beni in polietilene, Ecopolietilene e STR hanno deciso di rafforzare la loro collaborazione. L’iniziativa ha previsto una formazione specifica per il personale degli ecocentri, mirata a migliorare l’identificazione di questi rifiuti, oltre alla predisposizione di contenitori dedicati alla raccolta separata.
Nei tre anni di sperimentazione, la capacità di distinguere i beni in polietilene dagli altri rifiuti ingombranti è aumentata significativamente. Tubi, giocattoli non elettronici, contenitori domestici, teli per giardinaggio e sacchi, una volta selezionati, sono stati avviati a riciclo per la produzione di materie prime seconde. Il progetto rappresenta un passo concreto verso una gestione più efficiente e sostenibile della plastica.
“Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto di collaborazione con Ecopolietilene. Crediamo fortemente nella creazione di un circuito virtuoso che possa estendersi su scala nazionale”, ha dichiarato Piero Bertolusso, direttore di STR.
Anche Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecopolietilene, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Identificare i beni in polietilene è un impegno concreto per la costruzione di un’economia circolare. Questo materiale è interamente riciclabile e può dare vita a nuovi prodotti. Lavoriamo per creare filiere che valorizzino la raccolta dei beni in polietilene, rendendo i nostri consorziati protagonisti della transizione ecologica”.
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