Radici Novacips misura e dichiara l’impatto ambientale dei suoi Heramid: elaborate due nuove EPD. Per Radici Novacips, capofila dell’area materie plastiche di RadiciGroup, un altro importante risultato sul fronte della sostenibilità: l’azienda ha elaborato l’EPD (Environmental Product Declaration) relativa alla gamma Heramid, tecnopolimeri post-industrial su base PA6 e PA6.6 e l’EPD del servizio di recupero di scarti poliammidici (servizio finalizzato e correlato alla produzione di Heramid).
L’impegno concreto e la volontà di chiarezza e trasparenza di RadiciGroup sul fronte della sostenibilità hanno portato ad un nuovo importante risultato. Dopo aver ottenuto la certificazione per il sistema di emissione e gestione delle EPD ed aver elaborato la dichiarazione ambientale di Radilon A ed S (tecnopolimeri su base PA 6 e 6.6), oggi Radici Novacips ha misurato e dichiarato l’impatto ambientale dei suoi tecnopolimeri post-industrial Heramid e l’impatto del servizio di recupero di scarti poliammidici, processo che le consente di ottenere la materia prima secondaria alla base della produzione degli Heramid. Le due EPD, disponibili sul sito web di Environdec – EPD Heramid e EPD Servizio di recupero scarti poliammidici – sono un’ulteriore testimonianza di come RadiciGroup stia concretizzando con coerenza e massima trasparenza comunicativa il proprio programma in materia di sostenibilità, nello specifico, in tema di misurazione oggettiva dell’impatto ambientale dei propri prodotti e servizi.
«Avevamo preannunciato questo importante passo già a maggio, in occasione di Plast» – commenta Cesare Clausi, Business Manager Europe di RadiciGroup Plastics – «e oggi, concluso ufficialmente l’iter di stesura e pubblicazione di tutta la documentazione, possiamo rendere disponibili ai nostri stakeholder, in primis al mercato e ai nostri clienti, informazioni e dati oggettivi circa l’impatto ambientale dei nostri tecnopolimeri post-industriali Heramid».
«Abbiamo misurato inoltre, e siamo i primi ad averlo fatto in modo scientifico con una EPD,» – continua Clausi – «anche l’impatto del servizio di recupero meccanico di scarti poliammidici. Questo significa che abbiamo dati certi e oggettivi anche in merito all’impatto ambientale della materia prima secondaria utilizzata per la produzione dei nostri Heramid. E questi dati parlano chiaro: il recupero meccanico di materie plastiche risulta avere un impatto marginale sull’ambiente, inferiore rispetto ad altre metodologie di recupero quali per esempio la depolimerizzazione. Prodotti come gli Heramid dimostrano come, anche nel settore delle materie plastiche, si possano produrre materiali che puntano ad ottimizzare il rapporto tra prestazioni tecniche e impatto ambientale».
Heramid è il brand con cui RadiciGroup commercializza la propria gamma di tecnopolimeri post-industriali su base PA6 e PA6.6, ideali per applicazioni nei settori industriale, elettrico/elettronico e in quello dell’auto. Si tratta di prodotti caratterizzati da un ridotto impatto ambientale e, al contempo, da buone performance tecniche.
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