Con un fatturato di 1,019 miliardi di euro, in flessione del 6,7% rispetto al 2019, RadiciGroup chiude l’esercizio 2020. L’Ebitda è stato di 173 milioni (+4,4%), l’utile di esercizio di 87 milioni (+8,1%).
Positiva la prima parte del 2021. Nel primo trimestre il fatturato e il margine operativo sono in crescita in quasi tutti i segmenti di business. Da sottolinea l’influenza dei forti aumenti dei costi delle materie prime che si è verificata in questo periodo.
«Il 2020 è stato sicuramente un anno complesso sotto diversi punti di vista, – ha commentato Angelo Radici, Presidente di RadiciGroup – ma siamo riusciti a limitare l’impatto negativo della pandemia e a raggiungere risultati soddisfacenti che confermano la nostra competitività sul mercato. Il nuovo anno si apre con la sfida di riuscire a cogliere appieno le potenzialità della ripresa delle attività economiche e, nonostante uno scenario globale ancora incerto, siamo fiduciosi che, facendo leva sulla nostra solidità ed efficienza e puntando su produzioni a maggior valore aggiunto, su una migliore flessibilità produttiva e su investimenti in ricerca e sviluppo, potremo continuare ad offrire ai nostri clienti soluzioni altamente performanti, lavorando insieme su progetti sempre più innovativi e sostenibili».
Gli investimenti
Sul piano strategico è proseguita la concentrazione sui core business sinergici di RadiciGroup: chimica del nylon, tecnopolimeri e soluzioni tessili avanzate. In particolare sono stati sviluppati nuovi materiali per il settore medicale e per nuove applicazioni nel campo dell’automotive, dell’additive manufacturing, della stampa 3D e dell’economia circolare.
Gli investimenti per circa 50 milioni hanno riguardato l’aggiornamento tecnologico, la flessibilità degli impianti e la sostenibilità dei processi e dei prodotti. A questo proposito, è diventata pienamente operativa la società consortile senza scopo di lucro Radici InNova che coordina le attività di R&S Gruppo.
«Negli ultimi cinque anni – ha spiegato Alessandro Manzoni, CFO di RadiciGroup – abbiamo investito oltre 240 milioni di euro che ci hanno permesso di fronteggiare le sfide tecnologiche poste dal mondo industriale. Tutto questo tenendo sempre sotto controllo l’indebitamento e arrivando a chiudere anche il 2020 con una posizione finanziaria netta positiva e con tutti gli indicatori patrimoniali in miglioramento. Siamo quindi pronti a cogliere nuove opportunità di crescita e a perseguire ulteriori obiettivi di sviluppo sostenibile: in questa direzione serviranno capitali da investire e la finanza sarà un elemento imprescindibile della sostenibilità».
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