Il mercato europeo del riciclo di materie plastiche è sotto assedio a causa dell’invasione di polimeri vergini a basso costo provenienti dall’Asia. Lo ha affermato il presidente di Assorimap Walter Regis nel corso dell’evento ‘La sostenibilità dell’industria italiana del riciclo meccanico di rifiuti composti da metalli, plastica e carta di fronte ai nuovi protezionismi e alle sfide dei mercati internazionali’, svoltosi a Rimini durante la fiera Ecomondo.
A causa di questa concorrenza, l’industria italiana del riciclo di materie plastiche venderà nel 2023 il 30% di materiale in meno. Questa tendenza mette in evidenza l’urgente necessità di conferire al settore del riciclo una reale competitività, superando gli ostacoli attuali che ne limitano lo sviluppo.
“La produzione asiatica di polimeri vergini low cost – ha ribadito Regis – ha invaso il mercato europeo, rendendo ancora più urgente dotare il settore del riciclo di reale competitività, eliminando lacci e freni che imbrigliano il comparto. Per ogni tonnellata di materia plastica riciclata si risparmiano 1,9 tonnellate di petrolio, si riducono le emissioni di CO2 di 1,4 di tonnellate, nonché quantità ingenti di energia elettrica. Per valorizzare il settore occorrono provvedimenti finalizzati all’apertura reale del mercato del riciclato con previsioni, in particolare di contenuto minimo obbligatorio, non solo per gli imballaggi ma anche per i beni di largo consumo. Sono inoltre necessari provvedimenti agevolativi per un comparto che deve essere rilanciato in linea con gli obiettivi europei”.
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