Nella scia del voto del Parlamento europeo sulla proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR), l’EuPC (European Plastics Converters) ha espresso una reazione contrastante, riflettendo sia delusione che ottimismo riguardo alle direzioni assunte dal documento.
Il direttore generale di EuPC, Bernard Merkx, ha sottolineato l’importanza di obiettivi condivisi di neutralità degli imballaggi e circolarità dei materiali per creare le condizioni di parità di cui l’Europa ha bisogno. Tuttavia, Merkx ha espresso delusione per la presenza di misure che sembrano basarsi su motivazioni emotive piuttosto che su una valutazione razionale dell’industria.
- Uno degli aspetti critici evidenziati da EuPC è l’esclusione degli imballaggi in plastica da parte di molti emendamenti, sostenendo che tali decisioni sono poco fondate e rischiano di minare gli sforzi dell’industria nella promozione della sostenibilità, riciclabilità e circolarità.
- Il documento, come evidenziato dall’EuPC, sembra mancare di un sostegno razionale all’industria della trasformazione e del riciclo delle materie plastiche, che ha lavorato per migliorare la sostenibilità e la performance dei propri imballaggi. EuPC sostiene che temi cruciali, come l’aumento dei rifiuti alimentari, non sono stati adeguatamente affrontati.
- Inoltre, la fattibilità degli ambiziosi obiettivi di contenuto riciclato è messa in dubbio dalla mancanza di considerazioni su come raggiungerli, considerando l’attuale disponibilità limitata di materie prime riciclate di alta qualità.
EuPC solleva preoccupazioni riguardo ai sistemi lineari di gestione dei rifiuti in molti Stati membri, sottolineando la necessità di investimenti aggiuntivi in infrastrutture di alta qualità per la raccolta e il riciclo. Soluzioni pratiche, come sistemi basati sui crediti e chiare esenzioni, sono suggerite come strumenti essenziali per consentire alle industrie di conformarsi in modo efficace e sostenere il mercato dei materiali riciclati di alta qualità.
Tuttavia, EuPC accoglie con favore alcuni emendamenti positivi, inclusi l’esclusione delle merci pericolose dal campo di applicazione del regolamento e varie esenzioni agli obblighi di riutilizzo.
Il focus ora si sposterà al Consiglio, dove sono attesi ulteriori dibattiti su vari aspetti in sospeso. EuPC confida che il Consiglio, più vicino alle realtà industriali, possa portare a termine il regolamento dell’UE, tenendo conto delle preoccupazioni espresse da EuPC, prima delle elezioni europee del giugno 2024. Si sottolinea l’importanza di evitare un effetto “patchwork” che potrebbe compromettere gli sforzi di armonizzazione nel campo della sostenibilità.
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