Ventuno associazioni tedesche di vari settori industriali hanno lanciato un appello urgente alla Commissione Europea per una revisione delle quote di riutilizzo per gli imballaggi industriali e commerciali, stabilite dal nuovo Regolamento UE sugli Imballaggi (PPWR). Le associazioni avvertono che tali quote mettono a rischio tutte le catene di approvvigionamento in Europa, esprimendo preoccupazioni per la sostenibilità economica e ambientale di queste misure.
Insufficienza delle esenzioni annunciate
La Commissione Europea ha recentemente annunciato l’intenzione di considerare esenzioni dalle quote di riutilizzo del 100% per le fasce e le reggette dei pallet. Tuttavia, le associazioni tedesche ritengono questa misura insufficiente, chiedendo una correzione diretta nel testo normativo per ripristinare la necessaria certezza giuridica e di pianificazione.
Nel compromesso provvisorio tra il Parlamento europeo e gli Stati membri, le quote di riutilizzo per molti imballaggi industriali e commerciali sono state ampliate drasticamente. Entro il 2030, le quote di riutilizzo dovranno raggiungere il 100% per gli scambi tra aziende all’interno di uno Stato membro e per le spedizioni tra siti aziendali nell’UE. Questo divieto di molti tipi di imballaggi monouso mette in pericolo le catene di approvvigionamento europee, poiché non esistono soluzioni riutilizzabili adeguate o sostenibili per molti formati di imballaggio nel settore dei trasporti.
Regolamento imballaggi e problemi di sicurezza e legalità
Le associazioni sottolineano che questi cambiamenti non sono compatibili con i requisiti di sicurezza dei trasporti e sollevano dubbi sulla legalità delle nuove regole. Le modifiche apportate al termine dei negoziati di trilogo nel febbraio 2024, miravano a migliorare la comprensibilità del Regolamento imballaggi, ma hanno involontariamente ampliato drasticamente le quote di riutilizzo.
Un esempio delle conseguenze dell’attuale regolamento riguarda le fasce e le reggette per pallet, essenziali per il trasporto di merci su pallet. Dal 2030, queste dovranno essere riutilizzate al 100% per lo stesso scopo, un obiettivo tecnicamente irrealizzabile. Questo potrebbe compromettere la sicurezza del trasporto e ostacolare il raggiungimento degli obiettivi di riciclo attuali e futuri.
Possibili esenzioni future
Il Commissario europeo per l’Ambiente Sinkevičius ha annunciato che la Commissione esaminerà la possibilità di esentare questi formati di imballaggio dalle quote di riutilizzo del 100%. Tuttavia, non è ancora chiaro se, come e quando questa esenzione entrerà in vigore. Le associazioni tedesche chiedono l’eliminazione dei requisiti di riutilizzo nella loro forma attuale per gli imballaggi industriali, commerciali e orticoli, suggerendo che la Commissione presenti una nuova proposta basata su un’analisi scientifica e una valutazione d’impatto.
Regolamento imballaggi in conflitto con i principi del mercato interno
Le quote di riutilizzo legate al trasporto tra aziende all’interno di uno Stato membro – affermano le associazioni – sono in contrasto con i principi fondamentali del mercato interno dell’UE. Esse mettono in difficoltà le aziende nei grandi Stati membri rispetto a quelle nei Paesi più piccoli. Questo compromesso svantaggia anche le piccole e medie imprese, spesso limitate al mercato nazionale.
Le associazioni esprimono preoccupazioni riguardo alla pubblicazione delle quantità di imballaggi dichiarate dalle aziende, temendo che ciò possa rivelare dettagli sulle attività commerciali delle singole imprese. Inoltre, dubitano che il legislatore dell’UE possa vietare alcuni imballaggi monouso sulla base della competenza per l’armonizzazione del mercato interno.
Le associazioni invitano la Commissione e gli Stati membri a correggere l’errore nel testo normativo, garantendo così la necessaria certezza giuridica e di pianificazione per tutte le filiere.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere