Mercato in fase positiva, effetti benefici del programma Industry 4.0, tecnologie in continuo sviluppo. Sono questi i punti chiave emersi durante l’incontro con Daniele Cerizzi, alla guida della filiale italiana del costruttore tedesco di linee di estrusione Reifenhäuser.
“La situazione del mercato italiano è molto positiva – dichiara Cerizzi – Fino a settembre del 2018 abbiamo una macchina in collaudo ogni mese. I provvedimenti sull’iper e sul super-ammortamento, all’insegna di Industry 4.0, hanno dato un grosso aiuto alle vendite. Ad oggi la legge, salvo proroghe, dice che l’omologazione degli impianti che vogliono godere dei vantaggi fiscali deve essere fatta entro la fine di settembre. Attualmente, abbiamo una tempistica di un anno di consegna, ma stiamo chiedendo uno sforzo produttivo ai colleghi tedeschi”.
La filiale di Milano segue tutte le divisioni Reifenhäuser, ad eccezione di Reicofil (tessuto-non-tessuto) e Reiloy (viti e cilindri). L’accento è posto sulle linee bolla (Reifenhäuser Blown Film e Polyrema), cast ed extrusion coating (Reifenhäuser CSC) che sono la fetta più consistente del mercato. Dall’ufficio di Milano, vengono inoltre seguiti, per quanto riguarda le linee cast, anche Spagna e Portogallo: anche da questi paesi emerge un momento di significativa crescita.
“Il mercato si sta sviluppando molto bene – spiega Cerizzi – e stabilire una filiale in Italia due anni fa è stata la mossa giusta. Il parco macchine Reifenhäuser installato nel nostro Paese è molto consistente (almeno 150 macchine); prova ne sono la fornitura di parti di ricambio e le attività di revamping e aggiornamento di impianti già installati. La nostra organizzazione è stata capace di cogliere un’occasione favorevole. In prospettiva stiamo pensando di commercializzare direttamente i ricambi, almeno per le parti principali e più leggere. I frutti della nuova organizzazione, articolata in modo coerente con i diversi tipi di prodotti, sono arrivati”.
Gli impianti: nuove soluzioni Reifenhäuser
Reifenhäuser è molto conosciuta per gli impianti “tailor made”, studiati in base alle esigenze dell’utilizzatore e capaci di cogliere le più attuali tendenze del mercato.
“Recentemente, – precisa Cerizzi – abbiamo consegnato alcuni impianti molto interessanti per film in polietilene ad alta densità, soprattutto grazie all’acquisizione di Kiefel di alcuni anni fa. In questo segmento abbiamo venduto linee con tavola da 2000, 2200 e 2600 millimetri, ma abbiamo anche consegnato macchine per film tecnici da 2600, 2800 e 3000 millimetri, a tre o cinque strati in polietilene. Il film barriera è ormai quasi sempre a nove strati, una configurazione possibile anche grazie alla nuova testa speciale (EVO ULTRA DIE) che ha, oltre ad una garanzia di qualità del film molto elevata , anche tempi di pulizia estremamente ridotti”.
La linea a nove strati consente più flessibilità con strutture di film PE con PA sugli strati esterno ed interno della bolla, struttura che permette di ottenere meno curling, oppure film con EVOH o con PETG esterno.
Negli impianti cast, Reifenhäuser è leader nel polipropilene (CPP) con macchine di elevato contenuto tecnologico; la divisione Polyrema è all’avanguardia per impianti dedicati ai materiali Bio e a macchine da laboratorio per prove e test.
La produttività è certamente un parametro importante nella scelta di un impianto, così come il rendimento energetico. Tuttavia, la qualità del film prodotto ha assunto grande rilievo, soprattutto da quando Reifenhäuser ha implementato sulle proprie linee bolla il sistema Ultra Flat per l’aumento della planarità. Fino a pochi anni fa infatti, i parametri principali di qualità di un film erano il controllo dello spessore (spessore omogeneo) e il controllo della luce del film (luce omogenea).
“I nostri acquirenti – precisa Cerizzi – garantivano ai loro clienti che il film fosse in quella fascia e in quello spessore. Un film però può avere spessori omogenei, ma non essere piatto ed avere picchi di spessore in alcuni punti. La planarità diventa così il terzo parametro di qualità; essa infatti incide significativamente sull’operatività delle macchine da stampa, delle accoppiatrici, delle taglierine, delle riempitrici, tutte attrezzature che nel corso degli anni hanno aumentato la loro velocità e complessità di processo. La assenza di pieghe rende le lavorazioni più fluide e senza interruzioni”.
I test effettuati su macchine equipaggiate con Ultra Flat e non, dimostrano la diversa qualità del film prodotto: la bobina realizzata risulta nettamente più piatta. Reifenhäuser è così in grado dare garanzie non solo sull’impianto di estrusione, ma anche sul prodotto finito.
La Divisione Digital
E’ stata recentemente istituita la divisione Reifenhäuser Digital, composta da quindici ingegneri dell’Information Technology che si dedicherà completamente a Industry 4.0. Questo progetto è già iniziato con l’unificazione dei pannelli di controllo sotto un’unica piattaforma per tutte le tipologie di macchine: bolla, cast, termoformatura eccetera. Il sistema di controllo ha la possibilità di interconnessione con le piattaforme e gli altri macchinari del cliente: sarà perciò possibile lanciare ricette da remoto e seguire gli impianti da una App sullo smart phone. L’automazione Reifenhäuser Interface permette di collegare le macchine e centralizzare i dati di produzione.
“Difficile prevedere dove ci porterà questo percorso – afferma Cerizzi – Un possibile sbocco potrebbe essere la disponibilità di tutti i dati in un cloud con chiavi d’accesso per i clienti e per noi. L’ultimo step è previsto almeno fra dieci anni. Oggi stiamo portando avanti collaborazioni con trasformatori in tutto il mondo: abbiamo installato sulle linee moltissimi sensori che ci permettono di raccogliere dati sui giri vite dell’estrusore, sulle vibrazioni del riduttore ed altro ancora: tutte informazioni utili per fare diagnostica, assistenza, manutenzione predittiva, magazzino ricambi online e molto altro ancora. Fino a poco tempo fa Industry 4.0 sembrava un discorso astratto, oggi invece stiamo vedendo i primi risultati concreti”.
Dalla teoria alla pratica
Industry 4.0 è una razionalizzazione estrema della produzione con esiti non facilmente prevedibili. “Ci sono aziende che lavorano già con questa filosofia – spiega Cerizzi – con sale di controllo completamente separate dalle macchine, con pannelli di controllo da cui vengono lanciate le ricette di produzione. Certamente gli Stati Uniti sono un gradino avanti in questo percorso di automazione, anche per il fatto di avere, di solito, impianti di dimensioni maggiori”.
L’automazione coinvolge, anche per motivi di sicurezza, la fase di avvolgimento, con macchine completamente automatiche. Anche la fase di distribuzione e alimentazione di materiali e additivi è ormai completamente automatizzata, grazie ai sistemi centralizzati e a chilometri di tubi installati negli stabilimenti.
La diffusione dei sistemi di automazione, sempre più sofisticati e complessi, sottolinea l’affidabilità della parte meccanica degli impianti di estrusione. Dice Cerizzi: “Tutte le nostre macchine sono costruite in Germania, nel pieno rispetto della tradizione di qualità industriale tedesca. Reifenhäuser costruisce ‘in casa’ viti, cilindri, teste di estrusione per bolla e cast, feedblock , punte di stiro e avvolgitori. È per noi motivo di grande soddisfazione accompagnare i clienti nei nostri stabilimenti per osservare le lavorazioni meccaniche che vengono realizzate”.
Il laboratorio
Reifenhäuser dispone da tempo, presso il suo quartier generale di Troisdorf, nei pressi di Colonia, di un laboratorio attrezzato con impianti di produzione tra cui un impianto cast a 9 strati (da oltre 2 metri di larghezza e con 10 estrusori utilizzabili con varie combinazioni, in base al tipo di materiale che si vuole utilizzare), un impianto calcandrato per foglia da termoformatura sempre a 9 strati per PP, PLA, PET, barriera, oltre a 5 macchine in bolla, coprendo tutte le tipologie applicative. La struttura è a disposizione per le prove dei clienti o per campionature; sono state inoltre effettuate molte prove con fornitori di materie prime. Reifenhäuser mette a disposizione dei clienti i dati raccolti attraverso i test effettuati nel suo laboratorio.
Plast 2018
Il 2018 è l’anno della fiera Plast di Milano, l’evento più importante almeno a livello europeo per il settore della materie plastiche. Daniele Cerizzi ci spiega quale sarà l’approccio di Reifenhäuser alla manifestazione italiana: “Per il salone Plast 2018, siamo riusciti ad avere uno stand di dimensioni importanti. Ci sarà una folta presenza di manager della casa madre, capitanati da Ulrich Reifenhäuser. Sarà un’occasione importante per ribadire la nostra presenza sul mercato italiano”.
Lo staff di Reifenhäuser Italia. Da sinistra: Tommaso Forlani, Daniele Cerizzi, Désírée Schullern
La punta di stiro Ultra Flat Plus
Impianto di estrusione di film in bolla: in primo piano l’avvolgitore
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