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Riciclo del PET: obiettivi ambiziosi ma scarsa offerta

I recenti sforzi globali per aumentare il riciclo del PET stanno incontrando ostacoli significativi dovuti alle dinamiche di domanda e offerta, come riporta un recente articolo di S&P Global. Molti gruppi commerciali si sono impegnati a ridurre l’utilizzo di materie prime vergini e ad aumentare la quantità di materiale riciclato nei prodotti in PET. Tuttavia, la disponibilità limitata di plastica riciclata e il basso costo della resina vergine stanno complicando il raggiungimento degli obiettivi.

PET riciclato: materiale vergine ancora conveniente

Il Patto per la Plastica degli Stati Uniti, lanciato nel 2020 e sostenuto da giganti come The Coca-Cola Co., Nestlé e Kraft Heinz, aveva fissato il 2025 come termine per l’incremento dell’uso di resina riciclata post-consumo al 30% in tutti gli imballaggi in plastica. Tuttavia, questi obiettivi sono stati recentemente posticipati al 2030. La decisione di rinviare è stata presa a causa di due principali fattori: la resina vergine è ancora economicamente conveniente, e la disponibilità di materiale riciclato non è sufficiente a soddisfare la crescente domanda.

Riciclo del PET: le difficoltà degli Usa

Secondo la National Association for PET Container Resources, solo il 30% dei prodotti in PET negli Stati Uniti viene attualmente riciclato, una percentuale stagnante nell’ultimo decennio nonostante l’aumento degli obiettivi di riciclo. Inoltre, la domanda di PET riciclato varia significativamente a seconda della località, con una maggiore richiesta di resina vergine nelle zone costiere e una maggiore domanda di materiale post-consumo nelle vicinanze dei centri di riciclo.

La domanda cresce più dell’offerta

Un rapporto di McKinsey evidenzia che se i firmatari del Patto per la Plastica rispetteranno i loro impegni, la domanda di PET riciclato potrebbe aumentare del 15% annuo fino al 2030, mentre l’offerta potrebbe crescere solo dell’1% all’anno. Questo squilibrio potrebbe triplicare la domanda rispetto all’offerta, facendo lievitare i costi del PET riciclato e incentivando l’uso di resina vergine.

Messico meglio degli Usa nel riciclo del PET

In contrasto, il Messico si distingue per la capacità di riciclare il 70% degli imballaggi in PET, ma anche qui saranno necessari tassi di raccolta più elevati per sfruttare appieno questo vantaggio. La sfida, dunque, rimane quella di bilanciare una crescente domanda di materiali riciclati con un’offerta che fatica a tenere il passo, minacciando gli obiettivi globali di sostenibilità.