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Ridurre l’inquinamento da materie plastiche: il progetto ANIPH

L’inquinamento da materie plastiche rappresenta una delle sfide ambientali più urgenti del nostro tempo. I prodotti plastici biocompatibili e biodegradabili (BBpP) emergono come soluzioni fondamentali per mitigare l’impatto ambientale delle plastiche di origine fossile, specialmente in contesti di crisi umanitarie dove la gestione dei rifiuti è complessa.

L’importanza dei poliidrossialcanoati (PHA)

I poliidrossialcanoati (PHA) sono biopolimeri biodegradabili promettenti, noti per la loro biocompatibilità e per non causare inquinamento da microplastiche. Questi materiali offrono una soluzione sostenibile per ridurre l’inquinamento plastico, grazie alla loro capacità di biodegradarsi in vari ambienti, tra cui il suolo, l’acqua dolce e il mare.

Il progetto ANIPH

Finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon, il progetto ANIPH mira a creare una catena del valore per la produzione di medicazioni avanzate per ferite e di imballaggi biodegradabili, riciclabili e resistenti all’acqua. L’obiettivo è integrare la biodegradazione in ogni fase della produzione, formulazione e conversione dei PHA.

Uno degli aspetti innovativi del progetto è lo sviluppo di uno strumento di tracciabilità digitale e predittivo basato sull’intelligenza artificiale. Questo strumento sarà in grado di prevedere i tassi di biodegradazione, le proprietà dei materiali e l’ecotossicità, garantendo al contempo la piena tracciabilità dei materiali.

Obiettivi e impatti

I BBpP stanno emergendo come un tassello fondamentale per risolvere l’impatto negativo delle plastiche di origine fossile sull’ambiente. In particolare, nelle applicazioni monouso utilizzate in contesti umanitari, dove i sistemi di gestione dei rifiuti sono spesso inadeguati, i BBpP possono svolgere un ruolo chiave nell’evitare l’inquinamento.

Il progetto ANIPH riunisce otto partner, tra cui l’italiana Fondazione Icons, di sei Paesi europei, leader in diversi campi della conoscenza, dalla produzione di bioplastiche alla valutazione del fine vita. L’adozione della catena del valore di ANIPH produrrà risultati rilevanti, tra cui un risparmio annuale di 22,43 kt di petrolio grezzo, una riduzione del 43% e del 68% delle emissioni di CO2 rispetto alle controparti fossili di imballaggio e medicazione, il ricircolo di 1.475 kt di biomassa e l’evitamento dell’uso di 12,93 kt di sostanze pericolose.

Il progetto ANIPH rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile, promuovendo pratiche sostenibili per l’uso corretto e lo smaltimento sicuro dei prodotti plastici biocompatibili e biodegradabili. Grazie all’integrazione della biodegradazione e all’uso di strumenti predittivi basati sull’intelligenza artificiale, ANIPH offre una soluzione innovativa per ridurre l’inquinamento da materie plastiche e proteggere l’ambiente.