Versalis, il business della chimica di Eni, ha registrato nel terso trimestre 2024 una perdita operativa proforma adjusted di €193 milioni, leggermente inferiore rispetto al terzo trimestre 2023. Questo risultato è attribuibile alla contrazione della domanda in tutti i segmenti, causata dal rallentamento economico globale e dall’aumento dei costi produttivi in Europa, che ha indebolito la competitività di Versalis rispetto ai concorrenti americani e asiatici, in un contesto di eccesso di offerta.
Nei primi nove mesi del 2024, la perdita proforma adjusted è salita a €583 milioni (rispetto ai €377 milioni dello stesso periodo nel 2023), riflettendo condizioni di mercato particolarmente difficili. Tuttavia, Eni ha risposto con un piano di trasformazione e decarbonizzazione per rilanciare il business chimico di Versalis, come annunciato a marzo. Questo programma prevede investimenti per circa €2 miliardi e una riduzione di circa 1 milione di tonnellate di emissioni di CO₂, pari al 40% del totale di Versalis.
Gli investimenti si concentrano sullo sviluppo di nuove piattaforme di prodotto ad alto valore, con focus su rinnovabili, economia circolare e prodotti specializzati. Questo percorso di trasformazione mira anche a ridurre l’esposizione alla chimica di base, espandendo al contempo attività di bioraffinazione e accumulo energetico nei siti esistenti. Il piano ambisce non solo al recupero della profittabilità, ma anche alla salvaguardia dei livelli occupazionali, allineandosi con la strategia Eni, orientata verso l’innovazione tecnologica e la transizione energetica.
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