Si svolgerà a Milano il prossimo 15 giugno (dalle ore 10 alle 13 presso la Sala Lauree del Dipartimento di Scienze Politiche in Via Conservatorio 7) la presentazione dello studio “Unlocking the benefits of a deposit return scheme in Italy”, che analizza nel dettaglio gli impatti derivanti dall’introduzione di un Sistema di Deposito Cauzionale per gli imballaggi monouso per bevande (plastica, alluminio e vetro) in Italia.
Lo studio è stato commissionato alla società di consulenza inglese Eunomia dalla Campagna Nazionale “A Buon Rendere – molto più di un vuoto” promossa dall’Associazione Comuni Virtuosi e sostenuta dalle principali organizzazioni non governative nazionali che si occupano di ambiente e sostenibilità e da numerose altre di interesse locale che si trovano sul sito della Campagna.
Come noto, l’art. 44 della proposta di regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR) dispone che entro il 1º gennaio 2029 gli Stati membri debbano adottare le misure necessarie affinché siano istituiti sistemi di deposito cauzionale e restituzione per bottiglie di plastica e contenitori di metallo monouso per bevande, a meno che gli stessi non dimostrino di aver raggiunto il target del 90% di raccolta rispetto all’immesso sul mercato negli anni 2026 e 2027. La proposta della commissione segue a distanza di circa tre anni la Direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2019, sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente (la cd. Direttiva SUP), la quale aveva già fissato target specifici riferiti alle sole bottiglie in plastica monouso per bevande sia in relazione al tasso di intercettazione (90% al 2029) sia in relazione al contenuto di materiale riciclato (30% al 2030).
In tale contesto, oltre a fornire indicazioni sulla possibile configurazione di un sistema di deposito cauzionale (DRS) in Italia e sui relativi costi di investimento e di esercizio, lo studio ha modellato l’impatto che un DRS potrebbe avere sull’attuale gestione dei rifiuti da imballaggio in Italia, analizzando sia le ricadute economiche sui principali portatori di interesse (inclusi i Comuni) sia le ricadute ambientali. In un DRS (Deposit Return System) viene richiesto un piccolo deposito quando si acquista una bevanda in un contenitore monouso che viene interamente rimborsato al consumatore quando restituisce il contenitore per il riciclaggio.
L’analisi condotta evidenzia con chiarezza come l’introduzione di un DRS consentirebbe anche in Italia di aumentare sia la quantità che la qualità dei materiali raccolti raggiungendo e superando i nuovi target di legge, riducendo al contempo la domanda di materie prime vergini e garantendo all’industria delle bevande un flusso adeguato di materiali da riciclo idonei alla produzione di nuovi contenitori (closed loop recycling). L’introduzione di un DRS consentirebbe inoltre di ridurre considerevolmente il fenomeno della dispersione nell’ambiente (littering), contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione e ridurre la pressione sui sistemi naturali legata all’estrazione delle materie prime.
Come partecipare
L’evento è aperto al pubblico ma per partecipare è necessario iscriversi entro il 10 giugno 2023 inviando una mail a: [email protected]. Stessa modalità qualora si volesse partecipare all’evento da remoto in modo da poter ricevere il link per collegarsi.
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