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Transizione 5.0, Federmacchine sollecita un intervento urgente

Durante l’assemblea di Federmacchine di ieri a Milano, il presidente Bruno Bettelli ha sottolineato l’importanza dell’adozione tempestiva della misura Transizione 5.0, iniziativa del governo focalizzata sul risparmio energetico in ambito industriale. Bettelli ha evidenziato come questa politica industriale, oltre a offrire significativi benefici economici per le aziende, rappresenti un’opportunità per promuovere la green manufacturing e aumentare la competitività del Made in Italy nel settore dei macchinari di ultima generazione.

Transizione 5.0 e Green Manufacturing

“La misura deve funzionare al più presto, affiancandosi al provvedimento 4.0,” ha dichiarato Bettelli. “Stiamo perdendo tempo prezioso che rischiamo di non poter recuperare, considerando che le risorse dedicate sono legate al PNRR e, in particolare, al Fondo Repower EU. Secondo le regole di rendicontazione, i macchinari 5.0 potranno godere dell’agevolazione solo se installati e interconnessi entro il 31 dicembre 2025. I tempi compressi tra la disponibilità della misura e il termine di consegna e interconnessione dei macchinari mettono in difficoltà i costruttori italiani, i quali hanno tempi di produzione di circa 6-8 mesi. Questa attesa rischia di favorire l’import dall’Asia a scapito del nostro prodotto o di quello Made in Europe.”

Richiesta di estensione al 2026 per i Fondi PNRR

Bettelli ha quindi lanciato un appello a Confindustria affinché si attivi rapidamente presso le autorità di governo per estendere al 2026 la possibilità di utilizzo dei fondi stanziati. “Conosciamo i vincoli legati all’utilizzo dei 6,3 miliardi di euro stanziati dall’Europa, ma sappiamo anche che vi sono paesi con sistemi industriali in difficoltà. Pensiamo di non essere gli unici a beneficiare di una revisione che permetta più agio nella fruizione della misura, evitando che le risorse tornino a Bruxelles senza essere spese. È necessario che le nostre autorità si coordinino con i colleghi europei per capire quali sono gli spazi di manovra.”