Ha preso il via ieri la quinta sessione del Comitato intergovernativo di negoziazione (INC-5), che mira a concludere i lavori per la stesura di un trattato giuridicamente vincolante contro l’inquinamento da plastica, inclusa quella presente negli ambienti marini.
Dal 25 novembre al 1° dicembre, rappresentanti di oltre 170 Paesi e più di 600 organizzazioni lavoreranno per finalizzare il testo di un accordo globale atteso da anni. La sessione utilizzerà come base il documento Non-Paper 3 della presidenza per facilitare le discussioni nei gruppi di contatto.
Il Presidente della Repubblica di Corea, Yoon Suk Yeol, ha sottolineato l’urgenza dell’azione in un video messaggio: “L’eccessiva dipendenza dalla plastica ha portato a un accumulo esponenziale di rifiuti che minaccia il futuro delle prossime generazioni. Spero che tutti gli Stati si uniscano in solidarietà per aprire un nuovo capitolo storico.”
Inger Andersen, direttrice esecutiva dell’UNEP, ha ribadito l’importanza di questo momento: “Il mondo intero desidera comunità libere dalla plastica e un ambiente sano. A Busan abbiamo l’opportunità di porre fine alla crisi dell’inquinamento da plastica una volta per tutte.”
INC-5 rappresenta la tappa finale di un percorso iniziato a Punta del Este nel novembre 2022, passando per Parigi, Nairobi e Ottawa. La crescente partecipazione, che ha raggiunto i 3.800 registrati per questo incontro, dimostra il forte interesse globale verso una soluzione condivisa.
Luis Vayas Valdivieso, presidente dell’INC, ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di prodotti sicuri, innovazione e collaborazione per un futuro libero dalla plastica dannosa. Questo trattato deve essere ambizioso quanto la nostra volontà collettiva.”
Jyoti Mathur-Filipp, segretaria esecutiva dell’INC, ha sottolineato che il successo di questi negoziati dipenderà dall’attuazione concreta delle decisioni prese: “Una volta che l’inchiostro è asciutto, le parole devono tradursi in azioni.”
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