C’è una costante nel nostro settore: la vita (professionale) si misura in K. Non è solo un modo di dire per sottolineare l’anzianità di servizio nel settore: la fiera che anche quest’anno andrà in scena a Düsseldorf rimane l’evento più importante al mondo per l’industria delle materie plastiche. A dirlo sono i numeri: il K è primo per espositori, visitatori, superficie espositiva. Ma soprattutto è primo per la qualità dell’offerta: tutte le società protagoniste internazionali sono presenti con il meglio della tecnologia nel campo delle attrezzature e dei materiali. Con le aziende italiane in prima fila, seconde per numero solo a quelle del paese ospitante.
Tuttavia si dice anche che la fiera è anche costosa, è dispersiva, c’è troppo di tutto, “ma come fanno a trovarmi in mezzo a tutti quegli stand”: ecco le critiche più comuni alla manifestazione tedesca. Eppure, nessun’altra è in grado di scalfirne davvero la fama e il prestigio. Anzi, mentre altre fiere hanno via via subìto un forte ridimensionamento, il K ha rafforzato la sua posizione.
Merito di un’organizzazione che, di edizione in edizione, conferma di saper fare il suo mestiere, ma anche dell’industria tedesca che, con uno spirito di collaborazione da cui potremmo imparare molto, non manca mai di supportare eventi e iniziative che si svolgono in Germania, in questo come in altri settori. Le leadership si costruiscono anche così.
Certo, quest’anno c’è qualche incognita in più: la guerra in Ucraina, il perdurare della pandemia, le difficoltà di approvvigionamento di materiali e componenti, il costo dell’energia alle stelle. Tutti fattori che incidono sensibilmente sull’andamento di un comparto e che possono modificare il risultato di una fiera.
Però non mancano neanche i motivi di ottimismo. L’economia circolare entra da quest’anno in modo prepotente in fiera e c’è da scommettere che sarà l’argomento principale a sostegno della presenza di tanti espositori. Sostenibilità e riciclo saranno il corollario indispensabile delle novità presentate dagli espositori.
Buona fiera a tutti! Anzi, buon K!
PS: per la cronaca, per me, con quello di quest’anno, i K diventano otto.
a cura di Paolo Spinelli
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