
Nel primo trimestre del 2025, Versalis – la società chimica di Eni – ha registrato una perdita operativa proforma adjusted di 243 milioni di euro. Un dato in netto peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2024 (+45%) e che riflette le difficoltà strutturali del comparto chimico europeo. A pesare sono soprattutto la debolezza della domanda, l’eccesso di offerta e i costi di produzione più elevati rispetto alla concorrenza americana e asiatica.
Nonostante il contesto sfidante, Versalis ha compiuto passi avanti importanti sul fronte della transizione verso un modello produttivo più sostenibile. A marzo è stato avviato un nuovo impianto a Porto Marghera per la produzione di plastiche ottenute interamente o parzialmente da materie prime riciclate meccanicamente. Le nuove produzioni si inseriscono nella gamma Versalis Revive®, che comprende materiali con un contenuto di plastica riciclata post consumo dal 35% fino al 100%.
Sempre nel primo trimestre, Versalis ha annunciato la chiusura definitiva dello steam cracker nello stabilimento di Brindisi, in linea con il piano di trasformazione industriale della società. A gennaio è stata inoltre firmata una partnership strategica con Lummus Technology per il licensing di tecnologie nella catena del fenolo, con l’obiettivo di rafforzare il portafoglio tecnologico e industriale in ottica di lungo periodo.
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